Le onde d’urto sono onde acustiche, impercettibili, ad alta intensità. Sono irradiate da un’apposita sonda e si propagano tramite la superficie della pelle.
L’aumento dell’attività metabolica nei pressi della zona-bersaglio porta il corpo a stimolare e ad accelerare il processo di guarigione.
La terapia con onde d’urto è semplice, non invasiva per il paziente e vanta una notevole efficacia se adoperata adeguatamente.
A cosa servono le onde d’urto
Le onde d’urto possono essere utilizzate sia per patologie in fase acuta, risalenti a pochi giorni o settimane, sia per patologie che si trascinano da tempo.
Come funzionano le onde d’urto
Le onde d’urto stimolano i processi biologici di guarigione, accelerando il metabolismo e aumentando l’irrorazione del flusso sanguigno. Ciò si verifica attraverso un duplice effetto:
- effetto diretto sulla zona di applicazione
- effetto indiretto, ovvero il fenomeno della cavitazione con formazione di microbolle: l’utilizzo delle onde d’urto provoca la formazione di microbolle e gas; le microbolle gassose sono colpite dalle onde successive, esplodendo e “rigenerando” i tessuti.
L’azione di questi due effetti comporta un aumento del flusso sanguigno (vascolarizzazione) nella zona bersaglio e provoca un’accelerazione del metabolismo e la rimozione dei fattori infiammatori.
Indicazioni
Il trattamento Onde d’urto è particolarmente indicato per:
- Sindrome dolorosa del grande trocantere
- Tendinopatie croniche
- Sindrome di Osgood-Schlatters
- Periostite tibiale
- Sperone calcaneare
- Fascite plantare
- Dolore miofasciale (punti trigger), rigidità fasciale e tendinea (x es. post traumatica o dupuytren)
- Dito a scatto
- Calcificazioni
- Esiti fibrotici/ calcifici in lesioni muscolari
- Contratture muscolari
- Ritardi di consolidazione e pseudoartrosi
- Piaghe cutanee acute e croniche
- Cicatrici
- Ideali per il trattamento del dolore, per favorire la rigenerazione dei tessuti e l’assorbimento delle calcificazioni.
Controindicazioni all’utilizzo delle Onde d’urto
Le onde d’urto non sono adatte a bambini e ragazzi, in quanto i loro tessuti e le loro ossa sono ancora in fase di sviluppo. La terapia è sconsigliata anche laddove:
- la zona-bersaglio è vicina a componenti delicate (encefalo, midollo spinale, gonadi, polmoni e intestino)
- siano presenti tumori o infezioni dei tessuti e delle ossa
- il potenziale paziente sia portatore di pacemaker
- il potenziale paziente sia affetto da malattie relative alla coagulazione del sangue
- il potenziale paziente sia una donna in gravidanza